Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale
Naviga all’interno del database dedicato ai beni culturali illecitamente sottratti più grande del mondo. Esplora i bollettini e le pubblicazioni realizzate dal Comando CC TPC.
Scopri di più
Le sezioni del sito
Funzioni
Ricerca i Beni culturali nel database del TPC e compila il modulo Object ID del tuo Bene culturale.
Contenuti
Naviga all’interno del database del TPC, scopri i bollettini, le pubblicazioni ed i beni trafugati.
Informazioni
Scopri di più sul CC TPC, sui suoi progetti, le sue sedi ed i consigli su come salvaguardare i Beni culturali.
La storia del TPC
Introduzione e Cenni Storici Il 3 maggio 1969, precedendo di un anno la convenzione UNESCO di Parigi con cui, tra l’altro, si invitavano gli Stati Membri a istituire specifici servizi finalizzati alla protezione del patrimonio culturale nazionale, veniva costituito il Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Artistico. Il Comando, con funzioni di polo informativo e di analisi, a favore anche delle altre Forze di Polizia, nel 2001 ha assunto l’attuale denominazione e per i compiti di tutela del patrimonio culturale nazionale, risponde direttamente al Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, contando su circa 300 militari, in possesso di qualificata preparazione, a cui si aggiunge la frequenza di specifici corsi. Per i meriti acquisiti dal Comando TPC nel campo dei Beni Culturali sono state conferite alla Bandiera dell’Arma sette medaglie d’oro ai Benemeriti della Scuola della Cultura e dell’Arte.
Articolazione Il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale è composto da: una struttura centrale, in Roma, articolata su un Ufficio Comando (organo di staff del Comandante, suddiviso nelle Sezioni Elaborazione Dati, Operazioni e Logistica, Addestramento e Studi, Segrateria e Personale, nonchè una Squadra Servizi) ed un Reparto Operativo (ripartito nelle Sezioni Antiquariato, Archeologia, Falsificazione e Arte Contemporanea) a cui sono attribuiti compiti di coordinamento investigativo sull’intero territorio nazionale e di cooperazione internazionale di polizia; una struttura periferica, facente capo ad un Gruppo e dislocata in 16 presìdi, sul territorio nazionale, in cui trovano sede 15 Nuclei e 1 Sezione (per la Sicilia orientale), aventi compiti su base interregionale o regionale. Le sedi del Comando CC TPC sono ubicate prevalentemente presso stabili di rinomata importanza storica ed architettonica, appartenenti al Ministero per i Beni e le attività Culturali.
Compiti Il Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC), operando sul territorio nazionale in sinergia con tutte le altre Forze di Polizia e in collaborazione con gli uffici centrali e periferici del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, assolve alle funzioni di tutela e salvaguardia mediante: lo svolgimento di attività investigative specialistiche finalizzate all’individuazione degli autori dei reati commessi in danno del patrimonio culturale e al recupero dei beni illecitamente sottratti, anche esteri; il monitoraggio dei siti archeologici terrestri e marini, nonchè delle aree di interesse paesaggistico e dei siti “Patrimonio Mondiale” dell’UNESCO; il controllo delle attività commericiali di settore, delle fiere/mercati ove avviene la compravendita di beni culturali, dei cataloghi delle case d’asta e dei siti dell’ e-commerce; la verifica delle misure di sicurezza anticrimine di musei, biblioteche e archivi; la gestione della Banca Dati dei Beni Culturali Illecitamente Sottratti. Il TPC, inoltre, effettua corsi di formazione specialistica a favore di Magistrati, Forze di Polizia, funzionari delle Dogane e dei Ministeri della Cultura di Paesi esteri che chiedono di studiare ed eventualmente replicare il modello italiano di tutela.
Caschi Blu Grazie all’esperienza maturata nei teatri operativi del Kosovo e dell’Iraq e in forza del ruolo riconosciuto al Comando, a livello internazionale, per le attività di recupero effettuate anche in favore dei paesi esteri, il TPC è stato individuato per costituire la componente Carabinieri della Task Force italiana “Unite4Heritage”, i cosiddetti “Caschi blu della cultura”.

Si tratta di una Task Force di esperti civili del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e di carabinieri del TPC che, sotto egida UNESCO o a richiesta di singoli Paesi, l’Italia mette a disposizione per missioni finalizzate alla salvaguardia e alla tutela del patrimonio culturale in aree e situazioni di crisi in cui l’uomo o calamità naturali lo mettono in pericolo.
Banca Dati La Banca Dati dei beni culturali illecitamente sottratti, ove confluiscono tutte le informazioni relative ai beni culturali asportati illecitamente dal patrimonio culturale nazionale nonchè i beni culturali per i quali gli Stati esteri ne chiedono l’inserimento, con oltre 7.900.000 oggetti censiti (di cui circa 1.200.000 da recuperare), e più di 770.000 immagini memorizzate, è il database dedicato ai beni culturali illecitamente sottratti più grande del mondo.

In essa sono quotidianamente inserite tutte le informazioni descrittive e fotografiche relative ai beni culturali da ricercare, che pervengono dai Reparti territoriali dell’Arma, dalle altre Forze di Polizia, dalle Soprintendenze, dagli Uffici Doganali e da Interpol per i beni all’estero. La Banca Dati è ormai divenuto uno strumento di avanguardia tecnologica per l’elaborazione e l’analisi dei fenomeni criminali concernenti i beni culturali, in grado di indirizzare l’attività preventiva e investigativa dei vari reparti, essa è: alimentata giornalmente attraverso l’utilizzo di moduli che consentono sia l’inserimento e la ricerca di eventi, persone, oggetti e le loro relazioni, sia l’elaborazione di statistiche; impostata su interfaccia web e supporto multilingua; dotata di uno strumento per la ricerca visuale, con la capacità di geo referenziare gli eventi.

Il modello di Banca Dati sviluppato ed i risultati che, grazie a questo patrimonio informativo, sono stati conseguti, hanno permesso al Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di essere leader del Progetto denominato Psyche (Protection SYstem for Cultural HEritage), finanziato dell’Unione Europea, finalizzato all’implementazione del data-base del Segretario Generale dell’INTERPOL di Lione “Works of Art”, per una più rapida ed efficace comunicazione dei beni sottratti a livello internazionale.